Guarigione emotiva e visualizzazione creativa
- dr.ssa Anna Maria Le Moli

- 2 giorni fa
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Aggiornamento: 1 giorno fa
Ritrovare l’equilibrio attraverso le emozioni e le immagini interiori
Il principio filosofico indubitabile che Cartesio raggiunse attraverso il suo dubbio metodico, “Penso, dunque sono”, racchiude in tre parole la tendenza che ha contraddistinto la cultura occidentale per secoli. La quale dando enorme valore alla mente razionale a discapito delle emozioni, ha portato gli esseri umani ad identificarsi quasi completamente con i propri pensieri. Tuttavia, nonostante questa tendenza, la scienza moderna ha compreso che la parte logica del cervello sia solamente una piccola porzione della complessità umana.

Le emozioni, infatti, perlopiù considerate da questa cultura un ostacolo o un segno di debolezza, giocano invece un ruolo essenziale della natura dell'uomo e della sua salute.
Infatti, quando si impara ad ascoltarle e integrarle è possibile favorire un profondo processo di guarigione interiore e fisica, poiché mente, emozioni e salute sono indissolubilmente unite da un legame profondo
Tanto è vero che negli ultimi anni, numerose ricerche hanno evidenziato che molte patologie fisiche abbiano complesse radici emozionali. Gli esperimenti sull’effetto placebo, l’ipnoterapia e gli studi sul DNA umano mostrano quanto la mente sia in grado di influenzare in modo significativo lo stato di salute generale.
Il biologo Bruce Lipton, attraverso i suoi studi ha dimostrato che l’attività dei geni non è determinata in modo rigido, ma può essere fortemente influenzata e modificata dall’ambiente, dai pensieri e dalle esperienze di vita. Allo stesso modo, il biologo molecolare Pjotr Garajajev ha osservato quanto le frequenze prodotte da pensieri e dalle parole pronunciate possano incidere e condizionare la struttura del DNA. Questo significa che il patrimonio genetico umano è dinamico e, in un certo senso, “programmabile”.
È dunque da questa prospettiva che, la visualizzazione creativa può diventare un potente strumento di guarigione emotiva o fisica. Poiché è attraverso immagini mentali, emozioni e intenzioni profonde, che si possono attivare frequenze interiori capaci di influire positivamente sul corpo e favorire un ritorno all’equilibrio e alla salute.
Guarire emotivamente significa imparare a leggere il linguaggio delle emozioni per tornare a sé stessi, all’armonia iniziale. In questo senso si parla di cammino della guarigione emotiva.
Prima di approfondire il discorso della pratica di visualizzazione ritengo sia utile chiarire che, quando si provano emozioni di gioia, pace o amore, si è in uno stato di armonia con la propria essenza più autentica. Quando invece, emergono emozioni basse di paura, rabbia, dolore o risentimento si è in uno stato di disarmonia, ma non bisogna respingerle, ma accoglierle e ascoltarle, perché esse sono portatrici di messaggi preziosi provenienti dal mondo interiore, che indicano dove sia necessario portare attenzione per operare una trasformazione.
La guarigione emotiva, infatti, non è un atto istantaneo, ma è un percorso fatto di consapevolezza, ascolto e accoglienza.
La visualizzazione creativa, che si inserisce perfettamente in questa prospettiva, è una pratica che consente di entrare in contatto con le emozioni alla radice della malattia o del disagio, per trasformarle gradualmente.
Ecco di seguito alcuni passaggi chiave di questo processo:
1. Riconoscere le cause emozionali. Comprendere quali emozioni o conflitti interiori sono collegati
al nostro malessere è il primo passo verso la guarigione.
2. Rivivere e liberare l’emozione repressa. Attraverso la visualizzazione possiamo tornare ai ricordi
che hanno generato dolore o tensione, permettendo all’emozione bloccata di emergere e
dissolversi. Le emozioni non espresse tendono a radicarsi nel corpo, generando disturbi fisici.
Rielaborare e trasformare il ricordo. In uno stato di rilassamento profondo (stato alfa), possiamo osservare le esperienze del passato con uno sguardo più maturo e compassionevole. Trasformando la percezione del ricordo, si trasforma anche l’emozione associata, liberando energia vitale.
Perdonare sé stessi e gli altri. Il perdono è un atto di guarigione profonda: non significa giustificare, ma liberarsi dal legame con il dolore. Solo perdonando possiamo sciogliere il peso del passato e lasciare spazio alla serenità.
Un processo di guarigione interiore può essere sostenuto anche da alcune pratiche semplici, ma profonde che aiutano a sviluppare una maggiore consapevolezza emotiva.
Tutto inizia dal chiarire le proprie intenzioni, perché ogni scelta affonda le sue radici in un’emozione. Ad esempio, la paura porta al bisogno di controllo, mentre l’amore apre alla libertà. Un ulteriore importante passo sarà imparare ad ascoltare il proprio corpo, che rappresenta il ponte tra mente ed emozioni. Molto spesso, ciò che non si riesce ad esprimere con le parole tende a prendere forma nella postura, nelle tensioni e, talvolta, persino nella malattia.
Imparare ad ascoltare e a coltivare l’intuizione. È un processo basilare che permette di dare spazio alla voce dell’anima, quella più autentica, che guida e orienta quando la logica non è più sufficiente. Allo stesso tempo, è importante lasciare andare l’idea di verità assolute: le emozioni non descrivono necessariamente la realtà così com’è, ma rivelano il modo in cui noi la viviamo e percepiamo. Infine, ritrovare la felicità dentro di sé permette di comprendere che la pace non è un premio che arriva dall’esterno, ma una condizione interiore che nasce dal saper stare nel presente.
Guarire, sia emotivamente sia fisicamente, significa quindi ricomporre ciò che abbiamo a lungo tenuto separato: mente, cuore e corpo. Attraverso la consapevolezza, la visualizzazione e l’ascolto autentico di noi stessi, possiamo riscoprire il potere trasformativo delle nostre esperienze, rigenerare il corpo e ritrovando o scoprendo un’armonia più profonda. La vera guarigione non coincide semplicemente con l’assenza di malattia, ma con la capacità di vivere in sintonia con la propria essenza, liberi, consapevoli e in pace con ciò che si è.
La guarigione, quindi, inizia dal coraggio di ascoltarsi. È solo allora che mente, cuore e corpo creano una preziosa sinergia.
Con amore e consapevolezza,
Anna Maria Le Moli
Percorsi di Evoluzione e
Trasformazione Personale




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